sabato 18 maggio 2019

Alba. Selahattin Demirtaș

"Alba", edizioni Feltrinelli, tradotto da Nicola Verderame è una raccolta di racconti scritti da Selahattin Demirtaș nella prigione in cui è detenuto per ragioni politiche dal 2016.
Ho vissuto in Turchia per tre anni durante i quali è maturato un profondo legame affettivo con il paese e la sua gente. Giocoforza mi attraggono i libri che, per qualche ora, mi riportano ai luoghi, agli usi e alle atmosfere turche.
I dodici racconti di Demirtaș sono state l'opportunità in cui speravo, sebbene si siano rivelati più che la tanto desiderata passeggiata, malinconica ma tutto sommato serena, un'escursione emotivamente molto impegnativa nel microcosmo della condizione femminile, che sintetizza e amplifica le contraddizioni e gli arcaismi sociali sopravvissuti nella moderna repubblica turca.
Semplici, al limite del naif  per struttura narrativa, le storie entrano con discrezione, delicatezza, riguardo nelle vite di donne sfruttate, sole, infelici, lasciandosi apprezzare, oltre che per il valore di denuncia politica, anche per l'alta capacità di coinvolgimento.
Demirtaș è un politico che dimostra, in questo libro, anche  buone doti di scrittore. Provare per credere.

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