lunedì 25 gennaio 2016

Viva la cultura, abbasso la censura sempre!

“Huston abbiamo il solito problema!”
«Basta sempre e solo cose di sinistra. Basta sempre gli stessi intellettuali e scrittori del gruppo Espresso. Ogni sindaco ha la sua linea, è giusto che abbia il proprio programma culturale». Con questo proclama il primo cittadino di Padova Massimo Bitonci (leghista) cancella il “Festival delle parole” -manifestazione ospitata in città da un paio d’anni con buoni risultati tanto per partecipazione di pubblico che  per guadagni- e annuncia la creazione di un nuovo evento, sotto la direzione di Vittorio Sgarbi.
La decisione, con sapore  di rappresaglia, pare sia dovuta al diniego dell’organizzatrice Bruna Coscia di sostituire gli intellettuali
già inseriti nel calendario della manifestazione con altri suggeriti dal sindaco.
La lista di proscrizione è lunga: tra gli altri Augias, Lella Costa, Paolo Di Paolo, Ezio Mauro, Sergio Staino.
Il Veneto si conferma, così, regione nefasta per la cultura.
Nello stesso mese del 2011, intorno alla medesima decade, la stampa nazionale di occupò dell’operazione 
paventata dall'allora sindaco di Venezia –metaforicamente battezzata “rogo di libri” - volta ad ostracizzare dalle biblioteche pubbliche  i libri di autori appartenenti a fazioni politiche sgradite.  
Più recentemente sempre il padovano Bitonci ha negato alla filosofa Michela Marzano una sala comunale per la presentazione del libro "Mamma, papà e gender", tacciato di propagandare la “teoria di genere”.
L’acqua che scorre sotto i numerosi ponti veneti evidentemente non è sufficiente a lavare via certe idee e certe velleità di censura, chiodo fisso degli amministratori pubblici locali.
Per fortuna oltre l’indignazione c’è di più. La riprovazione per la decisione del sindaco, a cui hanno dato voce già molti intellettuali e artisti (da Bisio ad Al Bano), oggi Lunedì 25 gennaio, diventa vera e propria azione simbolica di protesta.



Alle ore 17.30 davanti al Comune, (Palazzo Moronisi)  si sono dati appuntamento molti per  “il grande gioco delle parole”, bookcrossing  con lo scopo di  “sensibilizzare cittadini e amministratori sull’importanza della cultura libera”.
Per manifestare la nostra vicinanza a quanti saranno oggi in piazza a Padova si potrebbe condividere sulle bacheche di Facebook - dalle 17 alle 20- l'immagine di un libro.
Un piccolissimo gesto  che equivalga al grido:
Viva la cultura, abbasso la censura sempre! 



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