martedì 2 febbraio 2016

Wattpadd - EFP- 20lines ...dove scrivere se senti l'ispirazione

Recentemente in libreria il vostro sguardo è stato dirottato su un corposo volume intitolato “After” e ignorate cosa sia? Niente paura, ve lo dico io.
Si tratta di un “young adults”, “sotf porn” nato come “fanfiction” su Wattpad.
Spaventati dagli anglismi? Calma e sangue freddo: segue traduzione. 
After è un best seller (campione di incassi) destinato ad un pubblico di adolescenti, contenente scene di sesso non spinto, scritto a puntate sulla piattaforma “Wattpad”, la più grande comunità di giovani scrittori on line. Ne è autrice Anna Todd, giovanissima esordiente che si è conquistata il diritto alla pubblicazione grazie alle vagonate di “like” tributatile dai fan sul social.
Il fenomeno delle comunità di scrittori sul web è, come altre realtà adolescenziali, poco conosciuto dagli adulti. I genitori, che descrivono i ragazzi come perennemente affaccendati a perder tempo –mi si passi l’ossimoro- sui social network e si dolgono per la loro scarsa affezione verso i libri e la lettura, ignorano infatti le opportunità che Internet offre ai giovani.
E sì, perché la moderna tecnologia consente ai teenagers di declinare in modo del tutto nuovo il  
sogno antico di scrivere, nei ritagli di tempo, storie originali, confrontandosi  poi con un pubblico di lettori autentico, in ogni caso, più vasto della cerchia dei pochi fortunati -si fa per dire- costretti a fare da cavie ai tentativi degli aspiranti romanzieri, in uso ai nostri tempi.
Nati in America e diffusissimi ormai anche da noi, molti sono i social e le comunità che aggregano scrittori in erba. Le principali Wattpadd, “EFP Fanfiction”, “20lines”.
In verità più che divulgativo il mio intento è decisamente riabilitativo. Intendo spezzare la famosa lancia a favore di tali community e dei loro frequentatori, verso i quali spesso gli addetti ai lavori hanno parole dure, riferendovisi con tono   eccessivamente saccente e giudicatorio.
Trovo infatti meritoria l' attenzione dei giovani verso la scrittura. I loro prodotti non sono capolavori: sono tentativi sperimentali di persone che non hanno mai frequentato corsi appositi   e che procedono nell'impervio territorio a spanne, con i pochi rudimenti offerti  loro dalle insegnanti delle elementari e alle medie. Alle superiori, infatti, nessuno ne indirizza più la penna, presupponendo che scrivere si risolva in   una questione di mero talento. Interessante, a tal riguardo, è che le community prevedano oltre ai lettori e scrittori anche i beta readers, editor in fasce, che si prestano all’ingrato compito di correggere gli strafalcioni altrui.
Dicevo del condiviso e trasversale sogno del romanzo nel cassetto. I lavori dei ragazzi qualitativamente non sono affatto peggiori dei racconti, libri e storie partoriti dalla creatività di tanti adulti che si pavoneggiano a scrittori e si auto pubblicano, sottoponendo i conoscenti al barbaro rito delle presentazioni, con 
annesso l’obbligo  di acquisto di testi pieni di errori di grammatica, sintassi e in genere deficienti (i libri, intendo) di tecnica. Il principiante è tale ad ogni età. I ragazzi hanno dalla loro almeno l'umiltà.
Perciò lasciamoli fare. Cresceranno e si affineranno. Non li stiamo sempre a criticare.

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