"L'uomo che non fu giovedì" di Juan Esteban Constaìn

Spulcio le nuove proposte editoriali e l'occhio mi cade su un libro pubblicato da Fazi : " L'uomo che non fu giovedì ", scritto da Juan Esteban Constaìn, tradotto in italiano da Andrea Rigato. Mi basta leggere l'incipit della presentazione: " Un irresistibile romanzo umoristico", per deciderne l'acquisto. Sono sempre a caccia di storie spassose, che mi regalino un paio d'ore di intelligente spensieratezza e quando uso queste espressioni penso alle risate di " Una Banda di Idioti" di J. K. Toole, o a "Una cosa divertente che non farò mai più" di D.F. Wallace, o ancora a "Il cuore è idiota" di Davy Rothbart, tanto per citarne alcuni. Lo leggo tutto d'un fiato, lo metto da parte in attesa di scriverci sopra uno dei miei appunti, ma la cosa cade nel dimenticatoio fino a quando non scovo, in un' intervista rilasciata da Nicola Lagioia, il riferimento alla biblioteca di Aby Warburg. Mi si accende, allora, la cl