Taccuino turco.

Tempo fa, per ragioni che non sto qui a raccontare, scrissi una sorta di resoconto della mia esperienza in Turchia. E' tanto che il "taccuino turco" -così ho chiamato il breve racconto- sta lì, sul desktop del computer . Non avrò mai il coraggio di mandarlo in visione ad un editore, come pure avevo pensato di fare. Questa mattina ho preso la decisione di metterlo qui, a puntate, sul mio piccolo spazio nel web. Eccoci, io e il mio angolo di Turchia. Cap. 1 Bella signora ti ho ritrovato così come ti avevo lasciata, stesa su di un fianco, capelli al vento, volto verso il sole e occhi chiusi, con l’espressione indolente di un’adolescente che ha scoperto il piacere dell’abbronzatura e vuole i raggi tutti per sé. Alcuni ti chiamano Smirne alla maniera occidentale, altri Izmir secondo la tua lingua. Per tutti i turchi fuori dalle tue mura sei “l’infedele,” a causa dell’indole ribelle. Le tue figlie godono fama d’essere le donne più belle di Turchia e non si ricorda