“Huston
abbiamo il solito problema!”
«Basta
sempre e solo cose di sinistra. Basta sempre gli stessi intellettuali e
scrittori del gruppo Espresso. Ogni sindaco ha la sua linea, è giusto che abbia
il proprio programma culturale». Con questo proclama il primo cittadino
di Padova Massimo Bitonci (leghista)
cancella il “Festival delle parole” -manifestazione
ospitata in città da un paio d’anni con buoni risultati tanto per partecipazione
di pubblico che per guadagni- e annuncia la creazione di un nuovo
evento, sotto la direzione di Vittorio Sgarbi.
La decisione, con sapore di rappresaglia, pare sia dovuta al diniego dell’organizzatrice
Bruna Coscia di sostituire gli intellettuali già inseriti nel calendario della manifestazione con altri suggeriti dal sindaco.
La lista di proscrizione è lunga: tra gli altri Augias, Lella Costa, Paolo Di
Paolo, Ezio Mauro, Sergio Staino.
Il Veneto si conferma, così, regione nefasta per la cultura.
Nello stesso mese del 2011, intorno alla medesima decade, la stampa
nazionale di occupò dell’operazione paventata dall'allora sindaco di Venezia –metaforicamente battezzata “rogo
di libri” - volta ad ostracizzare dalle biblioteche pubbliche i libri di autori appartenenti a fazioni politiche
sgradite.
Più recentemente sempre il padovano Bitonci ha negato alla filosofa Michela Marzano una sala comunale per la presentazione del libro "Mamma,
papà e gender", tacciato di propagandare la “teoria di genere”.
L’acqua che scorre sotto i numerosi ponti veneti evidentemente non è
sufficiente a lavare via certe idee e certe velleità di censura, chiodo fisso degli
amministratori pubblici locali.
Per fortuna oltre l’indignazione c’è di più. La riprovazione per la decisione
del sindaco, a cui hanno dato voce già molti intellettuali e artisti (da Bisio
ad Al Bano), oggi Lunedì 25 gennaio, diventa vera e propria azione simbolica di
protesta.
Alle ore 17.30 davanti al Comune, (Palazzo Moronisi) si sono dati appuntamento molti per “il
grande gioco delle parole”, bookcrossing con lo scopo di “sensibilizzare
cittadini e amministratori sull’importanza della cultura libera”.
Per manifestare la nostra vicinanza a quanti saranno oggi in piazza a Padova si potrebbe condividere sulle bacheche di Facebook - dalle 17 alle 20- l'immagine di un libro.
Un piccolissimo gesto che equivalga al grido:
Viva la cultura, abbasso la censura sempre!
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