giovedì 13 maggio 2021

ganglio 26

Era il diciannovesimo onomastico di Camilla. Il secondo luglio che trascorreva da sola in città causa sessione estiva di esami. Omisi di farle gli auguri perché portai male il conto dei giorni, data la mia abitudine di vivere fuori dal tempo. Beata me, penseranno alcuni, a potermelo permette non avendo impegni di lavoro. Affatto: è come essere portatori di una zoppia che tutti giudicano ininfluente mentre sei tu a scontare la fatica di claudicare verso la puntualità.
Si rischiano perdonabili figuracce o incidenti diplomatici compromettenti, si rischiano, infine, come in questo caso, mancanze gravi generanti senso di colpa e contrizione a futura memoria.
Potrei dire che, per pareggiare i conti tra le figlie, soddisfare l'esigenza salomonica di non discriminare la prole, abbia atteso il diciannovesimo onomastico di Vittoria F. per riservarle lo stesso trattamento che fu allora a scapito della sorella. Mentirei. Direi ancora bugia se tentassi di derubricarla come dimenticanza. È che il mio handicap, nei momenti di massima confusione si propone con più sfacciataggine. Nel mio calendario oggi doveva essere sei e non già sette.
Allora mi prendo la deroga e faccio come se...
BUON MEZZO ONOMASTICO VITTORIA
 

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